Una porta spalancata sul mondo

Consapevolezza è una corsa che non è una gara, è una corsa con se stessi. È tentare di superarsi e non di superare. Ritagliarsi il tempo necessario per arrivare all’essenza delle cose, all’essenziale.
Consapevolezza è capire che amarsi è varcare il confine fra due vie, fra l’appartenersi e il rifiutarsi. È la terza strada possibile, sospingersi nell’altro con dolcezza, lasciando spazio ma non distanza. Consapevolezza è capire che superare se stessi non significa non fermarsi a respirare. Che il nostro cuore è una porta spalancata sul mondo e non sul ripostiglio di casa nostra. Che sarebbe bello vivere buttando via la sveglia. Ma il punto felice è anche sentire il rumore di una chiave nella porta di casa più o meno alla stessa ora e sapere che è la donna che ami che torna, e che dopo anni ha intorno ai lati della bocca quelle due piccole rughe nate dai sorrisi che avete condiviso. Avvicinarti per baciarla sugli angoli delle labbra ogni sera come se fosse la prima sera che ti sorprende la meraviglia, come se fosse la prima sera che ti accorgi della sua bellezza, che ti accorgi delle rughe d’espressione del suo sorriso. E capire che non ti serve davvero nient’altro e che quando non ti accorgi dei miracoli è perché tu sei il miracolo della tua vita e lei è il tuo stato d’attimo e l’attimo infinito.

Massimo Bisotti – Una porta spalancata sul mondo, citazione estratta dal libro Il quadro mai dipinto.

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1. Non ti ho amato per vanità
2. E allora ti dico sbrigati
3. Ogni volta, per tutte le volte
4. Le cose non cessano di esistere
5. Quel tuo sorriso
6. Quando vado via, non torno più
7. Non chiederò mai perdono 

Cuore: una porta spalancata sul mondo

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