I Volturnalia, festività per il Dio del Fiume, erano una festa romana celebrata per proteggere i frutti ancora in maturazione dal deterioramento causato dai venti caldi di sud-est molto comuni in questo periodo dell’anno, tutt’oggi è così. Durante la festa si venerava Volturnus, il dio del fiume e del vento di sud-est.

Volturnus era la divinità originaria dei fiumi, ma anche delle fontane successivamente identificata come il io del Tevere. Fu portato a Roma nel II secolo a.C.. Il fiume Volturno, che scorre nell’Italia meridionale, prende il nome da lui. Volturnus era il padre della dea Juturna, che in origine era la protettrice della sorgente laziale vicino al fiume Numicus, poi dello stagno vicino al Tempio di Vesta nel Foro Romano.

I Volturnalia, festività per il Dio del Fiume.

In loro onore, in quel giorno si facevano feste, si beveva vino e si organizzavano giochi. Il protettore della divinità era il sacerdote Flamen Volturnalis.

Alcune leggende sulla Volturnalia: I Volturnalia, festività per il Dio del Fiume.

Conosciamo questo Dio solo da testimonianze letterarie ed epigrafiche latine del Fanum Voltumnae, il santuario federale degli etruschi, là avvenivano le assemblee annuali delle città etrusche, sottolineando le identiche radici di vert o volt (che significa cambiare/capovolgere), per Voltumna, Volturnus e Vertumnus, e pure Volsinii. Quindi il nome deriverebbe dal mostro Volta, il drago che nell’Historia Naturalis di Plinio, distruggeva con il fuoco le campagne vulsiniesi e che il re etrusco Porsenna, conoscendo l’Arte Fulgorale, convinse gli Dei a distruggere con un fulmine il Drago Volta.

I Volturnalia, festività per il Dio del Fiume.

Volta era una creatura mostruosa, metà uomo e metà animale che ricopriva le campagne di materiale incandescente ma che acquietatosi, diventò amico della razza umana, donando fertilità alla terra e creando così il bacino lacustre, le forme delle cose viventi e di quelle inerti, paesaggi ricchi di foreste e popolato di animali, così come tante altre ricchezze.

I Volturnalia, festività per il Dio del Fiume.

Insomma Volta era il Voltumna, o Vertunna, il mutevole, principe degli Dei etruschi e dell’etrusca Velzu (nome originario di Volsinii) che aveva il suo tempio dove ogni anno si riunivano i Dignitari della Confederazione, “re sacerdoti detti lucumoni, insieme a folle di pellegrini e si deliberavano interessi comuni di pace e di guerra, si tenevano i giochi dei gladiatori, sacri misteri e altre manifestazioni religiose”.

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Vi consiglio adesso un rituale molto conosciuto da poter praticare nel giorno del Volturno:

Fate un incantesimo oggi invocando Volturnus per lavare via qualsiasi cosa che vi preoccupa o non volete più nella vostra vita. Vi servirà un pezzo di stoffa bianca, una matita, una penna o un pezzo di gesso colorato, una bacinella piena d’acqua e del bicarbonato di sodio.

Create il vostro spazio sacro e concentratevi su ciò che desiderate lavare via. Disegnate un simbolo sul panno. Tenetelo con entrambe le mani e dite:

Scorrevole, impetuoso, purificante
Volturnus prendi da me (qualsiasi cosa vogliate lasciare)
Lava via, lava via, lava via
Ora sono libera.

Immergete il panno nella bacinella e usate il bicarbonato di sodio per strofinarlo (continuate a cantare mentre strofinate, se volete). Lasciate asciugare il panno e versate l’acqua nell’acqua corrente. Disegnate sul panno asciutto una rappresentazione di voi stessi liberi dalla vostra afflizione da portare con voi come talismano per le successive ore.

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