Le Janare, la leggenda delle streghe della notte

La Janare, streghe maligne della notte sono figure del folklore popolare campano, raccontata da contadini e artigiani può avere sia carattere negativo che positivo. È una presenza femminile che con il passare degli anni è stata associata alle streghe.

Le Janare, la leggenda delle streghe della notte
Scene of Three Witches, George Cattermole, 1800 – 1868

Il nome potrebbe derivare da Dianara, ossia “sacerdotessa di Diana”, e quindi trasformata dal dialetto in janara, ma ha anche un’altra etimologia che deriva da “ianua” porta dei segreti. Dinanzi alla porta era necessario collocare una scopa di miglio capovolta o un sacchetto con grani di sale.

Le Janare, la leggenda delle streghe della notte
William Blake, Ecate (1795 ca)

La strega, secondo le leggende era costretta a contare i fili della scopa o i grani di sale, spesso indugiando fino al sorgere del sole, la cui luce era sua mortale nemica.

Aiuta i malati, le partorienti e grazie alle sue conoscenze esoteriche porta anche a eliminare il malocchio, ma la notte diventa altro. Si credeva che riuscisse a scatenare tempeste, minare la salute mentale e fisica. In origine non avevano una valenza religiosa, ma pagana come l’Uria, la Manalonga e le fate. Ben presto, si diffuse la credenza che queste streghe si riunissero sotto un albero di noce sulle sponde del fiume Sabato per venerare il demonio, sotto forma di cane o caprone.

Leggi anche:
La leggenda del Dio Sole e le Streghe
10 semplici modi per eliminare l’energia negativa dal tuo spazio sacro

Le Janare, la leggenda delle streghe della notte
Raffigurazione della janara (1800)

La leggenda delle streghe della notte. La notte la Janara fa addormentare profondamente il suo sposo con un filtro magico, si spoglia e si mette a cavalcioni sulla scopa per librarsi in volo. Durante le ore più nere della notte, va di fronte alle porte delle persone che hanno parlato male di lei e entra dal buco della serratura o sotto la porta.

Una volta in casa, taglia i capelli alle donne, balla sulla pancia degli uomini, bisbiglia segreti oppure invoglia a fare brutti sogni. Una volta terminati i suoi dispetti, prima che il Sole sorga, esce dalla cappa del camino o dal buco della serratura. Nessuno riesce a sapere chi sia, perché è come un’ombra.


Le Janare, la leggenda delle streghe della notte
Il ballo delle Janare sotto alberi di noce, per onorare la Dea.

Si mormora abbiano un aspetto simile a quello delle arpie. Si pensava anche che fossero fonte di guai e infertilità.
Esiste anche un’altra leggenda, quella della Janara incinta.

Si trattava di una contadina vissuta nell’800, praticava fatture e malocchi fu messa al rogo, la strega avrebbe deciso di tornare a vendicarsi sulle generazioni future per il male subito.

Si nascondeva nelle stalle dei cavalli per poi rubarne uno fino alle prime luci dell’alba. Era solita fare delle trecce con le criniere in modo da lasciare un segno visibile del suo passaggio. Gli equini riuscivano anche a volare grazie ad un balsamo prodotto dalle loro mani.

Le Janare, la leggenda delle streghe della notte, instagram

Loading