La prima Strega di Salem, caccia alle streghe.

La storia di Tituba:

Non si sa molto della vita di Tituba, se non che nacque in un villaggio Arawak in Sud America, dove fu catturata durante l’infanzia e portata alle Barbados come schiava. Parris, o un suo socio, la acquistò alle Barbados quando era ancora adolescente e la portò a Boston nel 1680. Nel novembre del 1689, Samuel Parris trasferì Tituba e la sua famiglia a Salem dopo essere stato nominato nuovo ministro del villaggio di Salem.

Così si è conclusa l’apparizione in tribunale della donna che ha dato il via al processo per stregoneria di Salem: Tituba, una donna schiavizzata, fu la prima a essere accusata di stregoneria a Salem. Aveva appena reso una delle testimonianze più esplosive della storia, un racconto contorto e avvincente di una congrega di streghe, di un libro del diavolo e di animali e spiriti maligni che sembrava spiegare gli strani sintomi che colpirono un gruppo di ragazze di Salem nel 1692.

La prima Strega di Salem, caccia alle streghe.

Ma cosa sappiamo veramente della donna la cui testimonianza scatenò la caccia alle streghe di Salem?

La storia di Tituba è contorta e potenzialmente fittizia come qualsiasi altra parte dei processi alle streghe di Salem. Anche durante gli eventi del 1690, che portarono a 20 morti, leggende e dicerie erano comuni. È difficile districarli, e tutto ciò che gli storici sanno con certezza su Tituba proviene dalla testimonianza in tribunale da lei resa durante i famigerati processi.Ciò che è certo è che Tituba era una donna di colore, probabilmente un’indigena centroamericana, che lavorava come schiava nella casa del reverendo Samuel Parris, il ministro puritano di Salem.

All’epoca, la schiavitù nelle colonie era in aumento e le Indie occidentali stavano rapidamente diventando il centro più importante d’Europa per il commercio degli schiavi. Il reverendo Samuel Parris acquistò Tituba alle Barbados, la portò in Massachusetts nel 1680, quando era ancora adolescente. A un certo punto, si pensa che abbia sposato un altro schiavo di nome John Indian e che abbia avuto una figlia, Violet.

Tituba si prendeva cura dei figli di Parris, sua figlia e la nipote di Parris furono tra le prime ragazze che iniziarono a manifestare strani sintomi nel 1692.

Le ragazze avevano fatto un gioco di cartomanzia che consisteva nel far cadere un albume d’uovo in un bicchiere d’acqua. Si supponeva che la forma assunta dall’albume nell’acqua potesse aiutare a prevedere chi le ragazze avrebbero sposato e a mostrare le forme della loro vita futura. Dopo aver visto una bara in uno dei bicchieri, le ragazze hanno iniziato ad abbaiare come cani, a balbettare e a piangere istericamente.

Sebbene apparentemente non avesse nulla a che fare con i tentativi delle ragazze di predire la fortuna (un grave peccato nella religione puritana), Tituba cercò di aiutarle. Preparò una torta delle streghe con farina di segale e urina e la diede da mangiare alle ragazze. Parris, che aveva già iniziato a pregare e a digiunare nel tentativo di guarire le ragazze da quella che considerava una possessione, si infuriò quando seppe che Tituba aveva dato loro da mangiare la torta. La picchiò nel tentativo di farle confessare che la stregoneria era la causa del comportamento sempre più strano delle ragazze.

La prima Strega di Salem, caccia alle streghe.

Tuttavia, era fin troppo facile fare da capro espiatorio a schiavi e ai membri marginali della società. Sarah Good, che fu arrestata insieme a Tituba, era una mendicante guardata dall’alto in basso dalla città per la sua instabilità finanziaria e i suoi debiti. Anche Sarah Osborne viveva ai margini di Salem: era coinvolta in una disputa con i figli per l’eredità del padre defunto e veniva vilipesa per una relazione con un servo identitario. Tutte e tre le donne erano bersagli perfetti per le accuse di comportamento deviante, persino malvagio. La prima Strega di Salem.

La testimonianza di Tituba fu bizzarra e profondamente inquietante per la gente di Salem. Aveva visto due topi, un topo rosso e un topo nero, disse ai magistrati. “Hanno detto di servirmi”. Tituba confessò di aver pizzicato le ragazze e disse alla corte di aver firmato il libro del diavolo. La sua confessione fu sufficiente a convincere la città che era in atto un vero e proprio male. Mentre i processi andavano sempre più fuori controllo, Tituba rimase imprigionata a Boston.

Fu incriminata come “Strega detestabile” e rimase in carcere per più di un anno.

Parris si rifiutò di pagare la cauzione. Nel frattempo, si accumulavano sempre più incriminazioni e arresti, mentre Salem cadeva nel panico. In seguito, Tituba ritrattò, disse al magistrato che si era inventata tutto dopo che il suo padrone l’aveva picchiata nel tentativo di costringerla a confessare. A quel punto, i processi si erano conclusi e il governatore del Massachusetts aveva ordinato di fermare gli arresti.

Un anonimo pagò la cauzione di Tituba, fu liberata dopo 13 mesi di carcere e lo Stato restituì agli accusati le loro proprietà e li risarcì. Tuttavia, osserva la storica Veta Smith Tucker, Tituba, una donna schiavizzata senza proprietà e senza diritti, non ricevette nulla assieme a molte altre donne accusate di stregoneria. Da quel momento in poi scomparve dalle cronache storiche.

Poiché si sa così poco di Tituba, la sua storia è facile da romanzare. Negli anni successivi al processo, la donna divenne popolare nella letteratura e nella tradizione. Ma in realtà sembra essere stata una figura marginale, il cui basso status sociale la metteva nella posizione perfetta per essere accusata di stregoneria in una città in cerca di risposte.

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